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La relazione con gli altri

Parlare o tacere?

  • Luisa 
Parlare o tacere?

Quante volte ci siamo sentiti sopraffatti dall’urgenza di dare voce ai nostri pensieri, alle nostre supposizioni, alle nostre paure, ai nostri dubbi e quante volte abbiamo ceduto a quell’urgenza per poi accorgerci, subito dopo, che sarebbe stato meglio tacere, anziché parlare?
In che modo è possibile porre un freno all’urgenza di dare voce al nostro bisogno, quando sappiamo che sarebbe meglio tacere oppure superare la tendenza a rimanere in silenzio, quando parlare sarebbe la scelta più saggia?

Cambiare se stessi per cambiare gli altri

  • Luisa 
Cambiare se stessi per cambiare gli altri

Il compito più difficile nella vita è quello di cambiare se stessi.
[Nelson Mandela]

Buonasera Luisa,
sono entrata nel tuo blog cercando cambiare se stessi per cambiare gli altri e, dopo aver letto i tuoi post, ho deciso di scriverti per chiedere il tuo aiuto. Ho appena chiuso una storia, mio malgrado, e ora sono qui a chiedermi cosa posso fare per tornare indietro.Leggi tutto »Cambiare se stessi per cambiare gli altri

Cambiare gli altri cambiando il modo di comunicare con gli altri

  • Luisa 
Cambiare noi per cambiare gli altri

La tendenza a giudicare gli altri è la più grande barriera alla comunicazione e alla comprensione.
[Carl Rogers]

La prima volta che mi sono sentita dire che per cambiare gli altri devi prima cambiare il tuo modo di comunicare con gli altri è stato ad un corso di PNL (Programmazione Neurolinguistica). Devo ammettere che mi ci è voluto un po’ per comprendere il senso profondo di questa affermazione e farla mia. Nonostante a quel corso mi fosse stato ampiamente spiegato che nessuno ha il potere di cambiare gli altri, se gli altri non sono disposti a cambiare, e che le reazioni degli altri dipendono anche da come noi comunichiamo con gli altri, per lungo tempo ho continuato ad illudermi di poter cambiare gli altri senza dover prima cambiare qualcosa di me.Leggi tutto »Cambiare gli altri cambiando il modo di comunicare con gli altri

Essere madre senza smettere di essere donna

  • Luisa 
Essere madre

Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso. Rispetto per gli altri. Responsabilità per le tue azioni.
[Dalai Lama]

Sono diventata madre per la prima volta a 32 anni e per la seconda a 35. A quasi 54 anni, con un figlio che ha compiuto da poco 18 anni e una figlia che ne ha quasi 22, parafrasando una famosissima canzone di Fiorella Mannoia, posso dire la mia sull’essere madre senza smettere di essere donna e senza rinunciare all’affermazione sul lavoro.Leggi tutto »Essere madre senza smettere di essere donna

La nostra storia è finita e ho anestetizzato il dolore collezionando storie sbagliate

  • Luisa 
Abbandono

Diventi maturo solo quando sei pronto ad affrontare il dolore del tuo essere.
[Osho]

Buongiorno Luisa,
in questo periodo mi sto guardando indietro, cercando di capire perché, negli ultimi anni, dopo la fine di una storia importante, anziché prendermi il tempo necessario per elaborare la perdita, ho reagito tuffandomi a capofitto nella ricerca, quasi spasmodica, di un nuovo compagno, con il risultato che, quasi sempre, mi sono avvicinata ad uomini sbagliati e, quando non lo erano, ho messo in atto dinamiche che hanno finito per allontanarli.Leggi tutto »La nostra storia è finita e ho anestetizzato il dolore collezionando storie sbagliate

Aiuto, mio figlio è gay!

  • Luisa 
Aiuto, mio figlio è gay!

“Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere.”
[Dalai Lama]

Un giorno tuo figlio ti confessa di essere gay e il solo pensiero che la tua mente riesce a formulare è “Aiuto, mio figlio è gay!”.

Ma perché la prima reazione che abbiamo davanti ad una verità a cui non siamo preparati è il rifiuto? Perché la nostra società e la nostra cultura tendono a rimuovere tutto ciò che è considerato diverso o negativo. Così cresciamo nell’illusione che esista solo la cosiddetta normalità. È normale essere etero, essere bianchi, essere belli, essere sani.Leggi tutto »Aiuto, mio figlio è gay!

Amori a distanza, è davvero la distanza il problema?

  • Luisa 
Amori a distanza

“Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi.” [Alessandro Baricco]

“Ciao Luisa, la scorsa estate  ho conosciuto una ragazza che fin da subito ha colpito la mia attenzione. Ci siamo sentiti spesso, dopo quell’occasione, e siamo entrati subito in confidenza, fino a frequentarci. Quella che poteva essere una storiella estiva, si è trasformata in una relazione profonda, coltivata nonostante la distanza (abitiamo a poco più di 500 km l’uno dall’altro), vedendoci un weekend al mese circa, con grande impegno da parte di entrambi. Skype, whatsapp, lettere aperte, vedersi di rado, sembravano bastarmi e per 5 mesi le cose sono andate benissimo.

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Cartomante sì, psicoterapeuta no

  • Luisa 
Cartomante sì psicoterapeuta no

“La mente ha un suo modo di lavorare dietro le quinte per arrivare a una decisione,
e all’improvviso appare chiaro cosa s’intende fare.”
[A.C. Benson]

Tempo fa mi è capitato di parlare con un cartomante, uno di quelli che lavora in un call center e risponde alle persone che chiamano per sapere come si evolverà un particolare aspetto della loro vita. Mi ha parlato del suo lavoro, spiegandomi che è necessario essere un po’ psicologi per capire cosa e come rispondere a chi chiede del suo futuro, perché non tutti sono capaci di accettare la verità. Mi ha anche spiegato che spesso, tra operatore e cliente, si crea una relazione che può durare anche molto tempo e che l’abilità richiesta ai cartomanti di call center è proprio quella di sapere creare una rapporto di fiducia che si traduca in telefonate prolungate e possibilmente ripetute, poiché il guadagno per il call center, e quindi per il cartomante, è strettamente dipendente dal numero di telefonate e dalla loro durata. Il mio interlocutore mi ha parlato di telefonate che durano anche un’ora.Leggi tutto »Cartomante sì, psicoterapeuta no

Il coraggio di lasciar andare

  • Luisa 
Il coraggio di lasciar andare

La sofferenza che proviamo quando finisce una storia importante è assimilabile a quella che accompagna la perdita di una persona cara.
[L. Rosini]

Quando finisce una storia importante, così come quando perdiamo una persona cara, abbiamo bisogno di tempo per trovare il coraggio di lasciar andare l’altro e guardare avanti. Nel secondo caso siamo aiutati dalla consapevolezza che nulla potrà restituirci la persona amata, al contrario, nel primo caso può accadere che, per placare il senso di vuoto che stiamo provando, torniamo a cercare l’altro, a volte anche per molto tempo.Leggi tutto »Il coraggio di lasciar andare

I giovani si interrogano sui luoghi comuni

  • Luisa 
Qualcosa del genere

“Insomma lei dev’essere d’una ignoranza estrema, deve limitarsi, se devo dirla tutta, a filare, cucire, amarmi e dir preghiere.”
[Moliere]

Quanti luoghi comuni esistono su uomini e donne e come nascono? I ragazzi del Laboratorio Teatrale Giovanile guidato da Maria Teresa Delogu se lo sono chiesto e la loro risposta la troviamo in “Qualcosa del genere”, una rappresentazione teatrale in cui, partendo dalla “Scuola delle mogli” di Molière, che ipotizzano di dover mettere in scena, si confrontano su come i due sessi si vedono l’un l’altro, su come li vedono gli adulti e i mass media e su come invece si sentono e vorrebbero essere visti dagli altri nel loro essere giovani uomini e giovani donne.

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