L’amore è una danza in cui i ballerini non devono compiere per forza gli stessi passi,
però li devono compiere insieme.
[M. Gramellini]
Ciao Luisa,
da circa 8 mesi frequento un ragazzo molto più giovane di me. A parte qualche aspetto importante da considerare e valutare, con lui sto bene da ogni punto di vista. Ti scrivo perché ultimamente percepisco in lui un interessamento maggiore nei miei confronti e temo di mettere in atto dei comportamenti che potrebbero far naufragare tutto. Mi è capitato già in passato e non vorrei riassumere gli stessi atteggiamenti perché, anche se ci sono molti aspetti che devo chiarire con lui, non vorrei rovinare tutto a priori solo a causa dei meccanismi inconsci che metto in atto. Cosa devo fare? [Arianna]
Ciao Arianna,
come dice Massimo Gramellini, l’amore è una danza in cui i due ballerini devono danzare insieme. Ogni passo dell’uno influenza i passi dell’altro. Quando ci lasciamo trasportare dalla musica, i passi si susseguono uno dietro l’altro con naturalezza e la danza è fluida. Quando cominciamo a pensare a quale sarà il prossimo passo da fare, il corpo si irrigidisce, i passi perdono la loro naturalezza e danzare diventa più faticoso, a volte così faticoso che è meglio fermarsi.
Da ciò che mi scrivi ho la sensazione che tu ti sia sentita completamente a tuo agio fintanto che a te la vostra relazione è sembrata poco impegnativa, mentre, quando l’interesse del tuo lui nei tuoi confronti è aumentato, in te sia nato un desiderio inconscio di fuga, nonostante tu dica di stare bene con lui sotto ogni punto di vista e di non voler distruggere questo rapporto a causa dei meccanismi inconsci che metti in atto.
Da dove nascono questi meccanismi? Da esperienze passate, anche non strettamente legate a relazioni di coppia, che hanno lasciato un segno profondo dentro di te?Dal contesto in cui vivi, che non vede bene una relazione tra una donna e un uomo molto più giovane di lei? Dal timore che gli aspetti da chiarire possano non trovare una soluzione e quindi dal bisogno di proteggere te stessa da un maggior coinvolgimento in assenza di prospettive concrete? O molto più semplicemente da una bassa autostima che, a livello inconscio, ti porta a pensare di non essere meritevole di amore?
Credo che per non permettere ai tuoi meccanismi inconsci di boicottare questo rapporto tu debba, come prima cosa, capire come si attivano.
Per capirlo devi imparare ad ascoltarti, ad osservare i pensieri che si susseguono nella tua mente, osservare quando e come nascono, in quali stati d’animo ti fanno entrare e quali comportamenti ti scatenano. Se impari a riconoscere le tue dinamiche, impari anche a controllarle, perché impari a riconoscere quando ciò che provi, e le reazioni che ne derivano, nascono da qualcosa che è dentro di te, e quando invece dipendono da un comportamento dell’altro.
Quindi osserva i tuoi pensieri, ascolta le reazioni del tuo corpo quando stai con i tuoi pensieri. Diventa spettatrice di te stessa e cerca di comprendere verso quali azioni ti spingono quei pensieri. Chiediti quali bisogni cerchi di soddisfare con quelle azioni, quali paure cerchi di fugare. Cerca di capire fino a che punto dipendono dalla vostra storia e quanto invece sono proiezioni di esperienze passate o di convinzioni che ti condizionano.
Come ultima cosa chiediti cosa hai da perdere se continui a vivere questa storia con la stessa naturalezza con cui l’hai vissuta fin qui, senza preoccuparti troppo delle cose da chiarire e di come si evolverà nel tempo.
Parti dal presupposto che oggi non puoi sapere cosa accadrà domani, ma puoi comunque vivere al meglio ciò che hai.
Grazie Arianna per la tua lettera!
Grazie Luisa per questa risposta, trovo che mi sia stata molto utile perché è un messaggio che continuo a ricevere in questi giorni, e cioè osservare i pensieri che mi vengono in mente da osservatrice appunto e non identificarmi con loro. Ho cercato di parlare anche a lui degli aspetti che abbiamo da chiarire, io credo che l’età rappresenti un ostacolo più per lui che per me, anche se l’interesse c’è. Di solito quando mi autosaboto divento ‘diversa’, essendo ansiosa non sono più naturale e scherzosa ma mi sento bloccata e questo finisce per annoiare anche me. Non c’è fluidità, come dici tu, mentre prima sì.
Grazie del tuo aiuto.
Grazie Arianna per il tuo feedback. Continua ad osservarti da spettatrice e sono sicura che piano piano riuscirai a comprendere cosa ti spinge ad autosabotarti e perché. Un abbraccio.